Il mese scorso ho visitato la retrospettiva dedicata a Hubert de Givenchy presso il museo Thyssen-Bornemisza (se passate da Madrid prima del 18 gennaio ve la consiglio vivamente).
Vedere quei meravigliosi vestiti a confronto con alcune delle opere del museo...
... percepire riferimenti, connessioni tematiche ed estetiche attraverso questo dialogo diretto tra abiti e quadri, mi ha fatto riflettere sull'influenza dell'arte sulla moda.
Moda e arte. A quanto pare tutto ha inizio nel 1850 quando, dopo un lungo periodo di crisi economica cominciato nel 1848, si verifica un vero e proprio boom e vengono organizzate le prime Esposizioni Universali, grandi fiere affiancate, a partire dagli anni cinquanta del XIX secolo, dai magasins des nouveautés, luoghi in cui vengono esposti e venduti articoli di abbigliamento e accessori di vario genere; spesso situati all'interno di gallerie coperte dedicate al commercio con una porta d’ingresso centrale che si affacciava direttamente sulla strada, affiancata da due vetrine laterali in cui tessuti, cappelli e indumenti sono esposti, con un tocco artistico, su appositi sostegni e manichini: nuovi articoli di produzione industriale, prodotti in serie e venduti a costi contenuti.
Questa dottrina capitalistica, improntata su un sistema di produzione di oggetti in serie, a basso costo e privi di gusto estetico, crea i
presupposti che portano alla nascita di un movimento che mette in discussione il modello di produzione industriale degli oggetti: Arts and Crafts, fondato da William Morris nel 1851.
Basato su due principi: lavoro e creatività artigianale, questo movimento coinvolge tutte le forme di arte decorativa, moda compresa, proponendo un genere d’abbigliamento basato su principi estetici e lanciando il concetto del vestito estetico.
A partire da quest’esperienza, si inizia ad attribuire formalmente all'indumento un quarto valore, quello di opera d’arte, riconoscendogli un’importanza storico-documentale oltre a un’intenzione poetica. Si inizia a parlare di design della moda.
Tutto questo per arrivare a un grande esempio di crossover tra arte e moda: Elsa Schiaparelli, oggi considerata un’artista prestata alla moda, simbolo della modernità e, soprattutto, di come l’abito possa diventare un’opera d’arte da indossare.
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Elsa Schiaparelli |
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Cappello-scarpa | Autunno-Inverno 1937-1938 |
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Guanti con unghie laccate | Inverno 1936-1937 |
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Vestito aragosta | 1937 | In collaborazione con Dalí |
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Vestito scheletro | 1938 | In collaborazione con Dalí |
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1937 | In collaborazione con Cocteau |
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Inverno 1937 | In collaborazione con Cocteau |
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